Vaccini, meno dosi a luglio ma il calo dovrebbe essere minimo: si teme una battuta di arresto nella campagna di vaccinazione tra gli under 60.
Nel momento più difficile di questa nuova fase dell’emergenza coronavirus si registra una pericolosa battuta di arresto nella campagna di vaccinazione. Proprio quando la diffusione della variante Delta inizia a minacciare l’Italia, la somministrazione dei vaccini rallenta in maniera preoccupante.
Vaccini, calo di consegne e possibile battuta di arresto nella campagna di vaccinazione
Il primo allarme arriva dalle Regioni. Puglia, Toscana, Lazio, Emilia, Campania, Umbria. Tutte Regioni che segnalano problemi legati soprattutto al calo di consegne. Come previsto e come annunciato anche dal Commissario Figliuolo, a luglio si registrerà un lieve calo nella consegna delle dosi. Stando alle previsioni e alle rassicurazioni, il calo non dovrebbe influire in maniera significativa sulla campagna di vaccinazione. In pratica a fine giugno già diverse Regioni segnalano difficoltà nell’approvvigionamento.
I dati
Il Commissario Figliuolo ha assicurato che, numeri alla mano, a luglio dovrebbe arriva appena il cinque per cento in meno delle dosi arrivate a giugno. Dalle Regioni si parla di percentuali decisamente più consistenti. D’Amato, assessore alla Salute della Regione Lazio, parla di un calo del quaranta per cento circa.
L’Italia spera di anticipare le consegne
È di pochi giorni fa la notizia del nuovo piano dell’Italia, intenzionata ad anticipare la consegna delle dosi proprio per evitare di rallentare la somministrazione dei vaccini in un momento che potrebbe essere cruciale. L’Italia vorrebbe ricevere tra luglio e agosto un anticipo delle dosi che dovrebbe ricevere a partire dal mese di settembre. Con queste dosi si potrebbe procedere con la somministrazione delle seconde dosi e con la somministrazione delle prime dosi ad un buon numero di persone.
Preoccupa la diffusione della variante Delta
Il problema riguarda principalmente gli under 60. Nei magazzini c’è una buona scorta di dosi di AstraZeneca, che alla luce delle ultime disposizioni può essere somministrato solo alle persone con più di 60 anni di età. La buona notizia è che quindi procede la messa in sicurezza dei soggetti fragili. La cattiva notizia è che in un momento condizionato dalla diffusione della variante Delta centinaia di migliaia di giovani si apprestano a partire per le vacanze senza aver fatto neanche una dose di vaccino o avendone fatta una sola. E quanto accaduto a Maiorca spaventa.